Sono raccolte in questa sala testimonianze di arte figurativa lombarda, veneta e cremonese del XVI secolo, con alcune opere fiamminghe, oggetto di collezionismo antico.
A partire dal terzo decennio del secolo si sviluppa a Cremona una particolare declinazione di manierismo: le diverse tendenze registrate nel cantiere della cattedrale si uniscono alle influenze correggesche portate da Bernardino Gatti detto “il Soiaro” e al virtuosismo parmigianinesco di Camillo Boccaccinoe e del giovane Bernardino Campi.
La sala ospita anche alcune testimonianze di pittori cremonesi attivi nella seconda metà del Cinquecento: per lo più grandi pale d’altare provenienti da soppresse chiese cremonesi.
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