Museo civico "Ala Ponzone"
Sala del Diotti e del primo Ottocento
Sala del Diotti e del primo Ottocento
Si tratta di una delle opere che documenta la fase giovanile del pittore.
Si tratta della versione ad olio del saggio di disegno a carboncino e biacca eseguito a Roma in occasione del saggio d’obbligo che lo studente doveva produrre all’accademia in relazione al secondo anno.
Con la ripresa ad olio della composizione Diotti chiarisce a sé e al pubblico i caratteri della sua poetica che sono principalmente l’assunzione della severità etica e formale di Jacques – louis David e il recupero di Nicolas Poussin e del classicismo settecentesco in genere.
Qesto dipinto è stato tradotto dall’ebanista Giovanni Maffezzoli in una delle sue celebri tarsie figurate che è ora esposta nella Sala del Platina.